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SINDROME PREMESTRUALE: QUANDO ESSERE DONNA DIVENTA UNA MALATTIA

Nel periodo precedente all'inizio delle mestruazioni, molte donne hanno l'esperienza di avere un umore un po' più altalenante del solito, a volte sono nervose e hanno qualche disturbo fisico. Queste modifiche del funzionamento psicosomatico sono conosciute da tutte le donne e in passato venivano considerate normali alterazioni associate alle variazioni ormonali che avvengono nel corso del ciclo mestruale.




Adesso le cose sono cambiate. Recentemente, è stata creata una nuova categoria diagnostica, la sindrome premestruale o disturbo disforico premestruale. Per la diagnosi di tale disturbo, la donna deve manifestare i seguenti sintomi durante l'ultima settimana prima dell'inizio del ciclo, nella maggior parte dei cicli mestruali e per almeno 5 anni (American Psychiatric Association, 2013):

1) Sentimenti di disperazione, tristezza o bassa autostima 2) Tensione o ansia 3) Labilità affettiva che include tendenza al pianto 4) Irritabilità, spesso accompagnata da aumento dei conflitti interpersonali 5) Difficoltà di concentrazione 6) Stanchezza, letargia o mancanza di energia 7) Cambiamenti nell'appetito, forte desiderio di cibi specifici, sovralimentazione 8) Diminuito interesse nelle attività 9) Disturbo del sonno - ipersonnia o insonnia 10) Senso di sopraffazione 11) Mal di testa, gonfiore, tensione al seno, o altri sintomi fisici.

Come mai quella che prima veniva considerata un'oscillazione fisiologica dell'umore, adesso è diventata una sindrome? Forse c'entra il lancio nel mercato di vecchi farmaci anti-depressivi con nuovi nomi dedicati alla nuova sindrome?

A prescindere da ciò mi chiedo: può un aspetto della fisiologia femminile diventare una sindrome? Non sarebbe più semplice inquadrare il fenomeno come una variazione fisiologica? E' chiaro che la presenza dei sintomi descritti possa essere considerata un campanello d'allarme per il quale sia consigliabile rivolgersi ad uno psicologo (indipendentemente dal sesso della persona e dal momento della fase del ciclo mestruale). Tuttavia, molte variazione ormonali maschili, possono avere effetti comportamentali paragonabili a quelli della sindrome premestruale, eppure non e ne parla. Si pensi, ad esempio, all'associazione tra testosterone e aggressività. Come mai non si pensa una sindrome maschile? Sorge il sospetto che la sindrome premestruale corrisponda più ad uno stereotipo di salute, basato sul modello di funzionamento fisiologico maschile, che ad una nuova forma di patologia. Insomma, sembra quasi di essere in presenza di una patologizzazione di una condizione che è semplicemente una differenza tra maschi e femmine.

Donne (e uomini) cosa ne pensate?


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