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Stati dell'Io

Secondo il modello dell'Analisi Transazionale, per comprendere le situazioni di difficoltà bisogna considerare la personalità non come una entità unica, ma come formata da diverse componenti: gli Stati dell'Io (Berne, 1966).

Facciamo un esempio: immaginate di perdere il lavoro, oppure di essere abbandonati dal vostro partner. Come vi comportate?

Può accadere, per esempio, che se avete perso il lavoro mandiate dei curriculum oppure seguiate dei corsi per acquisire nuove competenze. Oppure, se siete stati abbandonati dal partner inizierete ad uscire più spesso per conoscere nuove persone oppure farete quel viaggio con gli amici che sognavate da tempo... Questi sono esempi di attivazione dello Stato dell'Io Adulto, ovvero si tratta della messa in atto di comportamenti utili ad adattarvi nel migliore dei modi alla nuova condizione.

Starete già pensando che non sempre le cose vanno in questo modo, anzi spesso nelle situazioni descritte accade che ci deprimiamo, ci auto-commiseriamo e vediamo , facciamo scelte sbaglia...perché accade questo? Nelle situazioni in cui l’individuo ha difficoltà di adattamento, si considera che l’Adulto sia ostacolato nel pieno svolgimento delle sue funzioni, per via dell’attivazione involontaria degli Stati dell'Io del Genitore e/o del Bambino (in questi casi si parla di contaminazione).

Lo Stato dell’Io Genitore include l’insieme di emozioni, pensieri e comportamenti che sono stati appresi dall’osservazione delle figure genitoriali (introiezioni genitoriali). Dal punto di vista funzionale, un individuo che si trova nello stato dell’Io Genitore si comporta come ha visto fare ai suoi genitori, sia quanto questi lo criticavano o lo punivano (“Genitore Normativo” o “Genitore Critico”), sia quanto lo proteggevano e lo facevano sentire amato (“Genitore Affettivo” o “Genitore Protettivo”).  Nelle situazioni descritte sopra, ad esempio, potrebbe accadere che ci auto-rimproveriamo per non essere stati sufficientemente bravi, quindi impegniamo la nostra testa con pensieri negativi su noi stessi che ci ostacolano nel trovare una soluzione alla nostra condizione.

Lo Stato dell’Io Bambino include qualsiasi esperienza immagazzinata nell’infanzia. Esso ha funzioni motrici, legate alla motivazione e agli aspetti più pulsionali.  Può manifestarsi nella sua forma originaria come espressione di desideri, bisogni ed emozioni autentiche dell’individuo (“Bambino Naturale” o “Bambino Libero”), oppure può manifestarsi come se fosse sotto l’influenza di un Genitore che lo sta osservando (adattandosi alle richieste di quest’ultimo “Bambino Adattato”, oppure ponendosi in un atteggiamento di ribellione “Bambino Ribelle”). In quest caso, potrebbe accadere di sentire, pensare e comportarci come ci era accaduto in situazioni simili da bambini. Ad esempio, potremmo avere paura o rabbia eccessive rispetto alla situazione reale, oppure smettere di pensare in modo lucido e comportarci di conseguenza.

Bibliografia

Berne, E. (1961). Transactional Analysis in psychotherapy. Grove Press, New York.

Berne, E. (1977). Intuition and Ego states. TA Press, San Francisco.

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